STORIE E LEGGENDE
di Castel del Piano
raccolte grazie al Maestro PRUNAI









a.s. 2004/2005 -
Gli alunni delle classi 3ª A/B ascoltano con attenzione e raccontano a modo loro


TONIO E IL LUPO MANNARO

 

TONIO E IL LUPO MANNARO

Tonio in quella notte d'estate aveva un impellente bisogno...così decise di uscire per "liberarsi" in via Cupa. A quei tempi infatti non c'erano i gabinetti in casa e la via Cupa sembrava essere l'ideale perchè stretta e un po' nascosta.

Ma quando Tonio aveva già calato i calzoni sentì un ululato strano, che si faceva sempre più forte: guardò il cielo e si accorse che la luna splendeva, illuminando tutto. Solo allora si rese conto del pericolo cui si era posto!!! I lupi mannari che sentivano impellente in bisogno di trovare acqua fresca durante quelle notti, si trasformavano e proprio per la via Cupa dovevano passare, per recarsi al fiume dell'Albegna...


Il terribile ululato si avvicinava e Tonio intravide la sagoma di uomo che correndo si avvicinava e strappandosi le vesti di dosso mostrava la trasformazione del corpo in modo abominevole: sulla pelle spuntavano lunghi e sinistri peli, le braccia e le gambe si trasformavano in quelle della bestia, le unghie divennero artigli.

Tonio fece cadere i pantaloni e terrorizzato, anche lui si mise a correre...finchè, per fortuna, il lupo mannaro dietro di lui, trovò un pozzo e vi si gettò. Ed ecco che come fu saziato il dederio di immergersi nell'acqua, ecco che dal pozzo uscì un povero uomo che Tonio ben conosceva, assai mite e che durante il giorno non avrebbe mai torto un capello neppure ad una...mosca!!! Era nudo e con le mani nascondeva le parti più deboli del proprio corpo.

Tonio allora si ricordò di essere pure lui nudo dalla vita in giù, così raggiunse la via Cupa e cercò i suoi pantaloni. E da quel giorno fu il più convinto di tutti, in paese a sostenere che i lupi mannari esistono per davvero!!! -   

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